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Preghiera per il Presidente Zillur Rahman




Preghiera Islamica
 
Luogo della Preghiera: Via Gabrio Serbelloni - 25
Torpignattara - Roma
Data della Preghiera  Venerdì  29/03/2013
Orario della Preghiera : 14.30
Concentramento alle ore 13.30
Conclusione 15.30
 
Siete tutti invitati
 
I musulmani del Bangladesh hanno organizzato una preghiera speciale per il Presidente della Repubblica Popolare del Bangladesh Zillur Rahman, defunto a Singapore in data 20/03/2013 nell'ospedale in cui era ricoverato da tempo per motivi di salute. La Repubblica Popolare del Bangladesh ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. 
In occasione della preghiera per il defunto presidente, gli Imam della comunità bengalese romana hanno deciso di dedicare anche una preghiera per il nuovo Papa Francesco. Ieri, 27 Marzo 2013, i sei Imam della comunità si sono riuniti per prendere una posizione contro il duro attacco a Papa Francecso da parte di Magdi Allam, colpevole secondo lui di essere troppo aperto al dialogo interreligioso. Dopo la riunione l’Associazione Dhuumcatu e gli Imam hanno deciso di dedicare questa preghiera sia al defunto Presidente Zillur Rahman che al Papa Franceso per sottolineare che la comunità islamica è al fianco del Papa per una pacifica convivenza tra le diverse fedi religiose, a Roma e nel Mondo.
 
Info: Asso. Dhuumcatu, 3398127020

Festa del sacrificio di Abramo 'eid ul-Kabir


Invito
Festa del sacrificio di Abramo Eid -ul-kabir

XII Edizione 


Piazza Vittorio Venerdì , 26 Ottobre 2012
H. 8.30-11.30

Le celebrazioni della id al-kabir o della Grande Festa, sono senz’altro una delle ricorrenze più conosciute per la concomitanza col più grande raduno musulmano mondiale del pellegrinaggio alla Mecca, dove è situata la Moschea Sacra, costruita, secondo la credenza, da Adamo.
L’importanza dell’evento sta proprio nella dimenticata comunanza tra le religioni monoteiste. Tale festa difatti pone al centro anche della religione islamica il Profeta Abramo, che acconsentì alla domanda rivoltagli direttamente da Allah   a sacrificare il suo primogenito Ismaele, ma fu fermato dall'angelo Gabriele, che gli diede in sostituzione della vita del figlio una pecora da immolare.
Il sacrificio del montone, atto di culto centrale in questo giorno festivo, assume il significato religioso dell'espiazione dei peccati, della sottomissione alla volontà e fedeltà divina.
Dinanzi all’impossibilità dell’organizzazione pubblica del culto del sacrificio in Italia per l’assenza ad oggi della stipula di un’intesa, questa giornata festiva sarà celebrata con un raccoglimento in preghiera.

Anche quest' anno la cittadinanza locale, gli organi di stampa e le diverse forze politiche potranno partecipare alla XII edizione della festa Eid- ul-kabir, che si terrà il prossimo Venerdì 26 Ottobre  2012.
Gli appuntamenti di raduno festivo sono fissati a Piazza Vittorio e a Via Gabrio Serbelloni -25,  a Roma, ovvero in quelle municipalità caratterizzate da un’elevata presenza della collettività musulmana, dove sono attesi circa sei mila partecipanti nei tre turni di preghiera.

Moschea Masjeed-e-Rome, Masjeed-e- Re di Roma, Masjeed – e – Kuba,   insieme a diverse associazioni della comunità del Bangladesh e non , coordinato dall’associazione  Dhuumcatu, invita i cittadini, le associazioni, le forze sociali e politiche, le istituzioni locali, i mezzi di comunicazione a partecipare a questo evento, voluto per rafforzare il dialogo interreligioso e riprendere la dignità, moralità che abbiamo perso verso i prossimi.

L'Associazione Dhuumcatu chiede al Governo di riconoscere la festività per tutti i lavoratori e gli studenti islamici e soprattutto chiediamo una adeguata sistemazione per il sacrificio dei  montoni come tramandatoci nella tradizione religiosa.

Info: 064465152, Cell: 3398127020
Via- Casilina-525, 00177-Roma ( Nuova sede)

Eid Mubarok


Eid Mubarok
Dopo un mese di digiuno si conclude il Ramzan (meglio conosciuto come Ramadan) con una festa si chiama EID, per questo motivo auguriamo a tutti “EID MUBAROK”  sperando che questa Eid porti la felicità nel mondo, fermando le guerre in ogni parte del mondo e particolarmente in Siria, e che fermino in futuro la guerra verso l'Iran. Per festeggiare questa Eid anche quest'anno abbiamo creato un appuntamento pubblico a Piazza Vittorio (Roma). Siete tutti invitati a partecipare alla nostra preghiera pacifica per la fratellenza e la convivenza pacifica nella società Italiana e nella società internazionale.
Con lo slogan "Siamo tutti Figli di Allah, siamo tutti sorelle e fratelli". Stop alle guerre, al razzismo, alla discriminazione, alle aggressioni e viva la libertà di culto.
Appuntamento in data 19/08/2012
(potrebbe essere anche il 18/08, dipende alla luna)
Piazza Vittorio – ROMA
1° Turno di Preghiera alle ore: 8.30
2° Turno  9.10
3° Turno  9.50
4° Turno  10.30

IFTAR PUBBLICA A PIAZZA VENEZIA 13 Agosto 2011 ore 20.00

Queste cose sono VERE o FALSE?
Lo scoprirete a Piazza Venezia 
Iftar Pubblica
 
Alle ore 20.00 in data 13-08-2011
 
Fotografia di Fabio Del Piano (http://www.fabiodelpiano.com)
Ci sono dei piccoli terroristi islamici? È vero che i musulmani di Roma preparano i loro figli ad essere dei futuri integralisti?
Chiedono il riconoscimento dei matrimoni islamici, chiedono che vengano riconosciute le loro festività, un cimitero loro ed anche il saldo e il rimborso delle bollette d’acqua e luce per i luoghi di culto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma perché???? Per rispondere a queste domande l’Associazione Dhuumcatu organizzerà con altre associazioni e centri culturali musulmani una giornata di fratellanza e convivenza con le altre religioni così come ci insegna l’Islam e in quest’occasione si risponderà a tutte queste calunnie che i mass-media diffondono sull'Islam e sulle seconde generazioni che cercano contatto con la cultura d'origine.
Invitiamo tutti il 13/08/2011 a partecipare a questa giornata di fratellanza dove le seconde generazioni e le donne gestiranno la piazza e i minori guideranno la preghiera. Per questo evento gli uomini si cimenteranno nella preparazione dell’Iftar che sarà aperto a tutti.
L’Iftar sarà distribuito a tutti coloro che saranno presenti, che siano musulmani osservanti o meno; così come ai fedeli di altre religioni ed esso rappresenterà un ponte di convivenza e fratellanza.
In quest’occasione nel centro di Roma denunceremo la mancata presenza delle istituzioni nei confronti delle richieste dei musulmani.
In particolare questa mancanza è rivolta nei confronti delle seconde generazioni dove per anni i minori dopo la fine dell’anno scolastico e la chiusura delle scuole partecipano d’estate a diversi corsi di madre-lingua, cultura, tradizioni e religione.
Corsi che l’amministrazione locale non si è mai interessata ad avviare e dimostrando così un'indifferenza totale nei confronti dei suoi cittadini.
E per lavarsi le mani dalla responsabilità politica le amministrazioni locali e nazionali fanno falsa propaganda contro queste sale di preghiera.
Dal momento che queste sale di preghiera sono un punto di ritrovo, di educazione,di integrazione. Riteniamo che le spese di queste sale di preghiera debbano essere sostenute dal Comune, Provincia, Regione, etc...
Noi dell' Associazione Dhuumcatu sosteniamo incondizionatamente le loro richieste e le appoggiamo in qualsiasi evenienza.
Con ciò invitiamo tutti a divulgare questo comunicato e ad essere presenti in piazza nella "Giornata della Fratellanza".

L'invito è rivolto anche al nostro Sindaco, al Presidente della Provincia e al Presidente della Regione e che ci onorino con la loro presenza in piazza salutando i loro futuri e attuali cittadini.

Info: 
Tel: 0644361830, Fax: 0644703448, E-mail: dhuumcatu@yahoo.it, Sito: www.dhuumcatu.org

Ramadan Mubarak!

Allah (Dio) Benedica tutti

Benvenuto il Ramzan (Ramadan)

Da stasera secondo il calendario lunare inizia il RAMZAN, meglio conosciuto come Ramadan. Stasera le sorelle e i fratelli islamici dopo le cinque preghiere quotidiane effettueranno una preghiera straordinaria (Tarabi) di apertura del Ramadan. Dopo la preghiera si mangia per poi iniziare il digiuno che durerà tutta la giornata fino alle ore 20.33 per tutti i 30 giorni del mese di Ramadan.
I nostri auguri vanno alle sorelle e ai fratelli islamici per questo Ramzan, e chiediamo all'Amministrazione di essere pronta a fornire i servizi per questo evento. Particolarmente chiediamo servizio di Ordine Pubblico, Polizia/Carabinieri/Finanza/Municipio/etc, se fermate qualsiasi cittadino vi chiediamo di domandare se è islamico e se osserva il Ramadan, se sì allora chiediamo di rispettare l'orario di giugno e di dare la possibilità al giusto orario di rompere il digiuno al tramonto.
Con questa occasione l'Associazione Dhuumcatu vi invita anche in data 13-08-2011 alle ore 20.00 in Piazza Venezia (Piazza San Marco) a partecipare ad una giornata di fratellanza dove i fedeli islamici distribuiranno gratuitamente a tutti l'Iftar, il pasto di rottura del digiuno.
Inoltre chiediamo al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, di mandare un saluto e un augurio alla comunità islamica italiana, che sta per iniziare il mese di Ramadan.

Islamici terroristi o terrorizzati?

Gli islamici sono terroristi!
  
Conferenza Stampa
22 Aprile 2011, ore 14.00
Piazza Venezia, Roma
  
Libertà di culto o libertà di insulto?
 
E' la prima volta che in Italia si organizza pubblicamente una preghiera del venerdì Sacro agli islamici in piazza. La prima volta in cui un imam si raccoglie in preghiera per invocare la protezione per tutta l'umanità. La prima soprattutto in cui saranno le donne a gestire una conferenza stampa pubblica per provare che nell'islam donne e uomini hanno uguale valore sociale.
Infine, la prima volta in cui interverranno diverse nazionalità immigrate e istituzionali italiani per chiedere all'amministrazione un intervento e un supporto economico (saldare le bollette di luce e dell’acqua per tutte le sale di preghiera di ogni minoranza religiosa, un spazio cimiteriale e il riconoscimento delle festività religiose).
Dove le associazioni che prenderanno la parola in difesa dei diritti alla libertà di culto e per denunciare la repressione subita dalle sale di preghiera dedicate ai culti minoritari.
 
Info: Te. 0644361830, Fax: 0644703448, e mail: dhuumcatu@yahoo.it.

Libertà di culto o libertà di insulto?

Islamici terroristi o islamici terrorizzati?
In Italia c'è libertà di culto o libertà di insulto?
Appuntamento
venerdì 22 Aprile 2011
alle ore 13
in Piazza Venezia

Festa del sacrificio di Abramo id al-kabir VII Edizione 16 Novembre 2010, ore 8.30-11.30 P.za Vittorio e Villa De Santis a Roma


VII Edizione
Festa del sacrificio di Abramo
Id al-kabir

16 Novembre 2010,
ore 8.30-11.30
P.za Vittorio e Villa De Santis a Roma

Le celebrazioni della id al-kabir o della Grande Festa, sono senz’altro una delle ricorrenze più conosciute per la concomitanza col più grande raduno musulmano mondiale del pellegrinaggio a Mecca, dove è situata la moschea sacra, ricostruita, secondo la credenza, da Abramo.
L’importanza dell’evento sta proprio nella dimenticata comunanza tra le religioni monoteiste. Tale festa difatti pone al centro della religione islamica il Profeta Abramo, che acconsentì alla richiesta rivoltagli direttamente da Dio di sacrificare il primogenito Ismaele e che fu fermato dall'angelo Gabriele, che gli diede in sostituzione della vita del figlio una pecora da immolare.
Il sacrificio del montone, atto di culto centrale in questo giorno festivo, assume il significato religioso della sottomissione alla volontà e alla fedeltà divina.

Dinanzi all’impossibilità dell’organizzazione pubblica del culto del sacrificio in Italia per l’assenza ad oggi della stipula di un’intesa, questa giornata festiva sarà celebrata con un raccoglimento in preghiera.
Gli appuntamenti di raduno festivo sono fissati anche per questa VII Edizione del prossimo 16 Novembre 2010 a Piazza Vittorio e a Villa De Santis (via Casilina) a Roma, ovvero in quelle municipalità caratterizzate da un’elevata presenza della collettività musulmana, dove sono attesi circa sei mila partecipanti ai tre turni di preghiera.

L'associazione Dhuumcatu, insieme a diverse associazioni della comunità del Bangladesh e non solo, e alla Moschea Masjeed-e-Rome, invita i cittadini, le associazioni, le forze sociali e politiche, le istituzioni locali, i mezzi di comunicazione a partecipare a questo evento, voluto per rafforzare il dialogo interreligioso e la convivenza sociale, e per favorire la fratellanza nella diversità culturale.

Info: 0644361830, 3291695104, dhuumcatu@yahoo.it

Festa id al-fitr di fine Ramadan

Festa id al-fitr di fine Ramadan
10 Settembre 2010
ore 8.30-11.30
P.za Vittorio e Villa De Santis a Roma



Parchi romani trasformati, secondo la più autentica tradizione profetica, in grandi moschee all’aperto. Questo scenario nei giorni di festa musulmana non è oramai insolito per la cosmopolita città di Roma, sin dalle origini crocevia di popoli e culture.Al crescere della variegata collettività musulmana, stimata a Roma a 100 mila persone, si susseguono le iniziative pubbliche per favorire il dialogo islamo-cristiano, in fase stagnante per l’essere stato relegato esclusivamente in ambito accademico o in quella parte della sfera ecumenica non oltranzista, escludendo di fatto la partecipazione della società civile. Anche questo anno la cittadinanza locale, gli organi di stampa e le diverse forze politiche potranno partecipare alla VII edizione della festa di fine Ramadan, id al-fitr, che si terrà il prossimo 10 Settembre 2010, data che segna il primo giorno festivo del mese sawwal, successivo al mese del digiuno.Gli appuntamenti di raduno festivo sono fissati a Piazza Vittorio e a Villa De Santis (via Casilina) a Roma, ovvero in quelle municipalità caratterizzate da un’elevata presenza della collettività musulmana, dove sono attesi circa sei mila partecipanti ai tre turni di preghiera.L'associazione Dhuumcatu, insieme a diverse associazioni della comunità del Bangladesh e alla Moschea Masjeed-e-Rome, invita i cittadini, le associazioni, le forze sociali e politiche, le istituzioni locali, i mezzi di comunicazione a partecipare a questo evento, voluto per rafforzare il dialogo interreligioso.

IFTAR PUBBLICA a Villa De Sanctis il 29 AGOSTO 2010 alle 19.30

29 AGOSTO 2010
ore 19.30
Villa De Sanctis (via Casilina angolo via Gordiani)


IFTAR PUBBLICA


La consumazione dei pasti sarà completamente gratuita

L'associazione Dhuumcatu, insieme a diversi associazioni della comunità del Bangladesh e di altre comunità islamiche, ha organizzato questo evento al fine di pruomuovere la conoscenza della religione islamica e la convivenza tra le fedi.

Concluderanno la serata gli interventi di rappresentanti politici italiani.

Buon Natale e felice 2010 !

Buon Natale e felice 2010 !

Natale cioè nascita di Gesù
Nascita di amore
Nascita di aiuto
Nascita di fratellanza
Nascita di rispetto

Grazie all' Onnipotente che tramite Voi aiuta noi immigrati



Nel rispetto della libertà di culto


Appuntamenti per la festa id al-kabir

Associazione Dhuumcatu ringrazia i rappresentanti delle associazioni e degli organi di stampa che sono intervenuti nella conferenza stampa odierna e rinnova l’appuntamento per la preghiera pubblica in occasione della festa id al-kabir, che si terrà venerdì 27 novembre dalle ore 8.30 alle 11.30 a P.za Vittorio e a Villa De Santis a Roma e invita nuovamente i giornalisti, i cittadini e i compagni a presidiare lo svolgimento delle celebrazioni, che restano in maniera preoccupante prive, lo ricordiamo, di servizio di ordine pubblico.

L’appuntamento per l’allestimento è fissato alle ore 7.00 a P.za Vittorio e a Villa De Santis a Roma.

Il match politico della preghiera islamica a Roma: chi segnerà il gol?

Conferenza Stampa

Giovedì 26 NovembreOre 12.30

pressoAssociazione Dhuumcatu
Via Bixio 12, Roma

Il match politico della preghiera islamica a Roma: chi segnerà il gol?

Per i musulmani di tutto il mondo la festa della id al-kabir, che commemora il sacrificio di Abramo, unisce idealmente i credenti al fondamentale pilastro di fede del pellegrinaggio alla Mecca. Nessuno in uno stato laico potrebbe mai aspettarsi che un evento pacifico, che rievoca sacralità e al tempo stesso unione e gioia, possa essere ridicolizzato e trasformato in un pallone usato in una partita tutta politica, giocata da Municipio I e VI, Comune, Provincia, Questura, Prefettura di Roma e Palazzo Quirinale. Di fatto è una partita a “gioco coperto”: le istituzioni in gara fingono di ignorare lo svolgimento della VIII Edizione della preghiera pubblica, che si terrà Venerdì 27 Novembre ’09 dalle 8.00 alle 12.00 a P.za Vittorio e a Villa de Santis. Alle richieste avanzate il 12 Ottobre e il 23 Novembre il Comune di Roma, a seguito della pressione dell’elettorato del Pdl e del Ministro Calderoli, timoroso non risponde, la Provincia si mostra “non competente”, la Questura di Roma attende, la Prefettura disattende, il Palazzo Quirinale sospende l’essere garante, i Municipio I e VI appaiono come piccoli pesci che galleggiano in un mare burrascoso. Ma è un match politico già visto, che ogni anno alterna come risultato autorizzazioni ottenute a templi supplementari, dinieghi al primo tempo, dichiarazioni di contrapposte tifoserie politiche, impegnate in un teso braccio di ferro elettorale. E l’arbitro di questo incontro annuale, la Questura di Roma, quest’anno è “politicamente ammonito” dal Sindaco. E’ una partita pericolosamente senza regole: sono tollerati sbeffeggiamenti alla carta costituzionale, attacchi alla libertà di culto, privazioni dell’accesso dei cittadini allo spazio pubblico, impedimenti al ricorso in tempo al Tribunale, basse manifestazioni di libero arbitrio politico, di discriminazione religiosa e di mal governo. Ma quale sarà il risultato di questa partita giocata inutilmente, dal momento che principi costituzionali e regolamenti comunali stabiliscono che non occorre alcuna autorizzazione per l’esercizio delle manifestazioni religiose? La domanda la rivolgiamo al Prefetto di Roma, al quale chiediamo la convocazione urgente del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica in data 26 Novembre ’09, ore 17.00 per discutere insieme all’Associazione Dhuumcatu della sicurezza dei musulmani in città, soggetti a continue discriminazioni istituzionali. La rivolgiamo alle diverse associazioni, alle organizzazioni, alle forze politiche, ai sindacati e ai cittadini, ai quali chiediamo di presidiare i due appuntamenti pubblici già fissati per Venerdì 27 Novembre ’09, ore 8.00 a P.za Vittorio e Villa De Santis a Roma, in quanto il Questore di Roma non può garantire il servizio di ordine pubblico per il problema causato dal Sindaco di Roma. La rivolgiamo direttamente agli organi di stampa, ai quali chiediamo di partecipare alla conferenza stampa di giovedì 26 Novembre, ore 12.30 a via Bixio 12, Roma, e invitiamo a documentare le iniziative della preghiera pubblica.

Associazione Dhuumcatu: Tel. 0644361830, Fax. 0644703448, Mobile 3398127020, mail address dhuumcatu@yahoo.it.

Non è per bontà che il contadino dà dell’erba alla mucca! Anzi il giorno dopo, gli metterà un peso ancora più grande sulle spalle

Nella giornata odierna, l’Associazione Dhuumcatu, si è rivolta al Presidente della Repubblica e al Ministro del Lavoro in merito all’obbligo di bere acqua per i lavoratori agricoli di fede islamica della Provincia di Mantova durante il Ramadan.
Di seguito, il testo della missiva.




All’Onorevole Presidente della Repubblica
All’Onorevole Ministero del Lavoro
Oggetto: lavoratori Islamici

Onorevole Presidente, Onorevole Ministro,
L’Associazione Dhuumcatu, da anni impegnata nel campo dei diritti degli stranieri, Vi chiede un intervento urgente a tutela dei lavoratori islamici, oggetto di una recente campagna mediatica che riteniamo fortemente discriminatoria. Ci duole rilevare che quanto i media nazionali, tra i quali purtroppo anche il servizio pubblico radiotelevisivo, parlando degli stranieri affrontano il tema ricorrendo spesso ad un lessico xenofobo e razzista, ancor più accentuato nel caso in cui si parli di cittadini di religione islamica. Credo che abbiate avuto modo di leggere la recente polemica legata alla proposta dell' Associazioni degli agricoltori della Provincia di Mantova in merito all’obbligo per i lavoratori di bere acqua durante il mese del Ramadan, pena l’interruzione temporanea dell’attività lavorativa, sino a giungere al licenziamento in casa di recidiva. Alle "caritatevoli" associazioni datoriali, si sono accodati i solerti sindacati che sostengono tale misura in ragione della tutela della salute dei lavoratori, che potrebbe essere messa a rischio dalla calura estiva. Sappiamo bene, in realtà, che queste "attenzioni" non hanno come finalità quella di salvaguardare la salute dei lavoratori, al contrario, si configurano come l’ennesimo strumento di pressione dei datori sui lavoratori. In questo contesto, il lavoratore di fede islamica è due volte colpito: una volta per la falsa attenzione nei confronti del suo benessere psico-fisico, l’altra perché obbligato, con un’erronea interpretazione delle religione, a contravvenire ad un precetto. Onorevole Presidente, On. Ministro, siamo consci che durante la stagione della raccolta della frutta, i datori di lavoro non possono dare le ferie ai proprio dipendenti. La soluzione, però, è nella legislazione della Repubblica: un lavoratore può lavorare 40 ore settimanali, in caso si superino le 40 ore senza consenso del lavoratore, si deve parlare di sfruttamento e dunque di una violazione della legge vigente. Del resto, come recita la Costituzione, la Repubblica italiana è fondata sul lavoro. Se i cosiddetti "islamici" lavorano nei campi per 7 gironi alla settimana, l’orario di lavoro non può superare le 6 ore giornaliere, in caso in cui i giorni lavorativi siano 6, le ore giornaliere non arrivano a 7. I lavoratori dell’agricoltura, iniziano, di norma, l’attività alle 5 o alle 6 della mattina, la giornata di lavoro, a norma di legge, dovrebbe terminare alle 11.00 o alle 12.00 della mattina. Nulla a che vedere, dunque, con il Ramadan e l’obbligo di bere acqua durante il lavoro. La colpa di questi lavoratori, che per altro non sono stati minimamente interpellati per sapere ciò che pensano della proposta, è quella di essere di religione islamica, di chiamare il proprio Dio Allah: questo è il loro ignominioso fardello. Quando un qualsiasi cittadino pronuncia la frase "Dio è grande" "God is great" nella propria lingua, nulla accade; al contrario, quando un lavoratore islamico pronuncia in lingua araba la frase "Allah hu akbar", viene, immediatamente, tacciato di fondamentalismo ed fanatismo. Molte religioni, come la cattolica, il sanatan, meglio conosciuto come induismo, il buddismo, l’ebraismo, fanno ricorso durante le celebrazioni alla lingua delle scritture, in modo da mantenere intatta la purezza del Libro. Furibonde polemiche, invece, si scatenano ogni qualvolta che gli islamici vogliono officiare le proprie celebrazioni usando la lingua araba, sino a prefigurare l’obbligo di predicazione in lingua italiana. Qui c’è un nodo fondamentale, il rischio che il principio di laicità dello Stato, così come il principio di libertà religiosa vengano calpestati e cancellati. Non possiamo obbligare un hindu a non suonare il "ghonti" durante le proprie celebrazioni, e sostituirlo con il "tamburello", così come non possiamo obbligare gli hindu ad utilizzare magari il dialetto mantovano in luogo del sanscrito. Nei paesi dai quali molti di noi provengono, è assicurata alle comunità cattoliche, e alle altre confessioni, la piena libertà di culto. A nessun cittadino cristiano verrebbe negata la possibilità di cantar messa in latino o usare l’incenso durante la liturgia. On. Presidente, on. Ministro, ci rivolgiamo a voi per intervenire e scongiurare il rischio di ingiustificate pressione sui lavoratori islamici. Il problema non è certo quello dell’acqua, bensì la dignità e le condizioni dei lavoratori dell’agricoltura, sfruttati e costretti a turni massacranti dall’alba al tramonto. Vorrei concludere questa richiesta con un antico proverbio asiatico : "il contadino dà dell’erba alla mucca non per bontà, anzi il giorno dopo, gli metterà un peso ancora più grande sopra le spalle.". Non vorrei che nella nostra situazione, l’acqua stia al posto dell’erba, ed il lavoratore si trasformi in mucca. Vi auguro buon lavoro e allego alla presente un’altra vicenda in merito alla regolarizzazione dei lavoratori stranieri. Grazie infinite per la Vostra attenzione. Viva i lavoratori, Viva la laicità della Repubblica italiana.

Il DIO onnipotente, GOD, BHOGOBAN e ALLAH benedica Voi, i 25 milioni di lavoratori e i 60 milioni di cittadini.
Amen, Amin, Om Santi, Hore Krisna
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Al Rispettabile Prefetto di Roma
e p. c.
Al Presidente della Repubblica
Al Ministero degli Interni
Al Ministero del Lavoro
Oggetto: richiesta per un incontro con associazioni settore immigrati



L’associazione Dhuumcatu, sita a Roma in via Nino Bixio 12, tel: 0644361830, fax: 0644703448, e-mail: dhuumcatu@yahoo.it, sito: www.dhuumcatu.org, chiede urgentemente un appuntamento per una delegazione di 20 rappresentanti, di diversi nazionalità di immigrati per aver delucidazioni in merito alle procedure attuative dell’Art. 1/ter della Legge 3 agosto 2009, n. 102 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º luglio 2009, n. 78, recante provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali".
Tale richiesta scaturisce dalle numerose segnalazioni che si sono pervenute in queste settimane sia dai datori di lavoro sia dai lavoratori. Alla luce dell’imminente apertura delle procedure per l’emersione dei lavoratori irregolari, vi chiediamo di poterci ricevere tra il 20 agosto ed il 25 agosto in modo da fornire tempestive risposte alle richieste pervenuteci.
In tal senso, vi anticipiamo alcuni quesiti oggetto dell’incontro. Partendo dal presupposto che la norma reca il titolo "Dichiarazione di attività di assistenza e di sostegno alle famiglie":





  1. La norma prevede che possano procedere all’emersione, lavoratori, italiani o cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea, ovvero lavoratori extracomunitari che alla data del 30 giugno 2009 risultavano irregolarmente occupati per lavoro domestico o di assistenza. Sino a quale data è possibile risalire per computare i 3 mesi?



  2. Nel caso in cui per un lavoratore vi siano più di un datore, a quale datore spetta l’obbligo di versare i 500 euro previsti per l’avvio della procedura di emersione?



  3. Se un lavoratore riceve un compenso orario di 50 euro, in questo caso saranno sufficienti 12 ore mensili, o sarà obbligatorio un monte orario settimanale?



  4. L’impiego di una baby-sitter o di un autista è considerato lavoro al sostegno delle famiglie?



  5. Se un lavoratore svolge la propria attività a sostegno di un nucleo famigliare in attività al di fuori della mura domestiche può rientrare nella procedura d’emersione?



  6. Un precettore o un istitutore possono rientrare nella procedura d’emersione?



  7. Se un lavoratore che rientra nelle procedure d’emersione, lavorando il minimo sindacale presso una famiglia, ha il diritto di stipulare un ulteriore rapporto di lavoro in altri settori?



  8. Nel caso in cui il datore di lavoro, non voglia procedere alla richiesta d’emersione del lavoratore, quali strumenti avrà il lavoratore per tutelari i propri interessi?



  9. Nel caso in cui il datore voglia procedere all’emersione senza, tuttavia, farsi carico del versamento dei 500 euro, cosa deve fare il lavoratore?



  10. La nostra cooperativa di servizi gestisce tre centri nella città di Roma per il sostegno delle famiglie provenienti dal sud Asia. In particolare, si realizzano attività educative per minori finalizzati all’apprendimento della lingua, della storia, della religione dei paesi di provenienza. In tal senso, abbiamo 11 persone che intervengono come precettori familiari ricevendo un compenso pari al minino sindacale. Alla formazione del salario, partecipano le famiglie. Tali lavoratori possono rientrare nelle procedure d’emersione?



  11. Un maestro privato di danza classica o di musica del paese d’origine può essere considerato un lavoratore a sostegno della famiglia?



  12. Quali sono gli strumenti che il lavoratore ha per verificare che il datore possieda effettivamente il reddito previsto per poter accedere alle procedure d’emersione?



  13. Nel caso di lavoratori che consegnano a fronte di un contributo di 30 euro mensili per la consegna a domicilio di materiale informativo alle famiglie, possono procedere all’emersione? Chi deve essere il titolare della procedura?



  14. Nel caso di lavoratori impegnati in attività di culto sostenute con il contributo delle famiglie, tali lavoratori possono essere considerati di "sostegno alle famiglie". Chi dovrà procedere alla domanda?



  15. La cooperativa annovera 24 operatori per la mediazione familiare, è evidente che tali lavoratori operano a sostegno della famiglia, intervenendo nei momenti di crisi e di difficoltà di un nucleo famigliare. Può la cooperativa presentare domanda per la procedura d’emersione?



  16. In sostanza, se le attività di sostegno alla famiglia, vengono svolte attraverso la mediazione di realtà del terzo settore(coop. sociali, ONLUS, ecc.), chi dovrà farsi carico delle procedure d’emersione

Restando in attesa di un vostro cortese riscontro, vi inviamo distinti saluti.

Siddique Nure Alam

8 Dicembre ‘08: la giornata del dialogo islamo-cristiano o della discriminazione religiosa?

Comunicato Stampa


8 Dicembre ‘08:
la giornata del dialogo islamo-cristiano o della discriminazione religiosa?

Nessun augurio per i musulmani della Capitale:
il Comune di Roma impedisce la preghiera per la id al-ajha

Mentre in altre città italiane, per favorire il rispetto delle diversità culturali e tutelare i diritti delle minoranze le amministrazioni politiche sono impegnate a “legalizzare” uno dei rituali più importanti per l’Islam, il sacrificio del montone in occasione della “Grande Festa” o Id al-ajha, a Roma alla comunità islamica è negata la possibilità di svolgere la preghiera pubblica.
Dopo il rifiuto per la celebrazione della preghiera induista in occasione della festività Durga Puja, il Comune di Roma nuovamente discrimina le minoranze religiose negando lo svolgimento delle attività del culto islamico, previste per l’8 Dicembre ’08 a Piazza Vittorio e Villa De Santis a Roma.
Come nel caso della festività induista, l’Associazione Dhuumcatu sosterrà lo svolgimento dell’iniziativa, che si svolgerà comunque come previsto per Lunedì 8 Dicembre ’08.
Una giornata simbolica per la concomitanza dell’importante festività musulmana con la festività cattolica della Madonna dell’Immacolata, che ci auguriamo venga ricordata come il giorno della pacifica convivenza interreligiosa nella Capitale, e non come la giornata della discriminazione religiosa.



APPUNTAMENTI:
Preghiera per la id al-ajha
8 Dicembre ’08, Ore 8.30-11.00
Piazza Vittorio e
Villa De Santis (Casilina)



Info: Associazione Dhuumcatu,Via- Nino Bixio-12, tel 0644361830 Fax: 0644703448, dhuumcatu@yahoo.it http://www.dhuumcatu.org/

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Preghiera del “Eid-ul-Ajha”

08-12-2008, Lunedì

Piazza Vittorio e Villa De Santis (Casilino)

Orario della Preghiera-8.30/9.10/9.50/10.30


Allahuakbar, Allahuakbar, La-ilaha illalahu Oallahuakbar, Allahuakbar Oalillahilhamd


Auguro una vita felice e che questo Eid porti felicità per tutti

Prove di intolleranza religiosa: due tentativi di sgombero a P.za Vittorio per Durga Puja

Conferenza Stampa

Prove di intolleranza religiosa:
due tentativi di sgombero a P.za Vittorio per Durga Puja

“Prove di intolleranza religiosa” è il triste titolo della conferenza stampa, indetta dalle comunità induiste di India, Bangladesh e Pakistan, per oggi 7 Ottobre ’08, ore 19.00, nei Giardini di P.za Vittorio a Roma, dinanzi all’incomprensibile accanimento dell’amministrazione e delle istituzioni locali a perseguire la via della violazione dei diritti alla libertà di culto, vietando le celebrazioni del festival Durga Puja.
Due i tentativi di sgombero, bloccati dalle comunità immigrate presenti.
Invitiamo i diversi organi di stampa a venire a documentare cosa significa far parte di una minoranza religiosa in un paese, oramai sulla deriva dell’intolleranza non solo etnica, ora anche religiosa.
Invitiamo i cittadini che vogliano sostenere lo svolgimento dei festeggiamenti a raggiungerci al più presto possibile.

Info: 0644361830, 3398127020, 3291695104

Festival Durga Puja a rischio sgombero

Invito

7-11 Ottobre ‘08
Dalle ore 19.00 alle 23.00
Giardini di Piazza Vittorio a Roma



I festeggiamenti religiosi induisti della Dea Durga si ascrivono in un clima internazionale nefasto per coloro che, come le nostre associazioni, sono impegnante attivamente nella promozione del dialogo interreligioso, proprio con le comunità che provengono da continenti in cui ancora oggi si verificano fatti di grave estremismo religioso.
Per la convivenza interreligiosa tra i popoli, la preghiera ed i festeggiamenti del Durga Puja 2008 saranno dedicate in generale alle vittime dell’estremismo religioso nel mondo.
Nonostante l’importanza di tale avvenimento, l’amministrazione comunale di fatto non riconosce per la minoranza induista il diritto alla libertà di culto, sancito dall’art.8 della Costituzione Italiana. Una posizione che non impedirà in ogni modo lo svolgersi dei festeggiamenti, a partire da domani 7 Ottobre nei giardini di Piazza Vittorio a Roma. Invitiamo i diversi organi di stampa e i cittadini a sostenere tale iniziativa, partecipando al momento inaugurale che si terrà Martedì 7 Ottobre 2008, ore 18.00, giardini di Piazza Vittorio, Roma.
Momento Inaugurale
Martedì 7 Ottobre ‘08
Ore 18.00, Giardini di Piazza Vittorio a Roma


Info: West Bengal Social & Cultural Association of India, 0644361830, 3348051603