Info: Asso. Dhuumcatu, 3398127020
Preghiera per il Presidente Zillur Rahman
Info: Asso. Dhuumcatu, 3398127020
Festa del sacrificio di Abramo 'eid ul-Kabir
Eid Mubarok
IFTAR PUBBLICA A PIAZZA VENEZIA 13 Agosto 2011 ore 20.00
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Fotografia di Fabio Del Piano (http://www.fabiodelpiano.com) |
Chiedono il riconoscimento dei matrimoni islamici, chiedono che vengano riconosciute le loro festività, un cimitero loro ed anche il saldo e il rimborso delle bollette d’acqua e luce per i luoghi di culto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma perché???? Per rispondere a queste domande l’Associazione Dhuumcatu organizzerà con altre associazioni e centri culturali musulmani una giornata di fratellanza e convivenza con le altre religioni così come ci insegna l’Islam e in quest’occasione si risponderà a tutte queste calunnie che i mass-media diffondono sull'Islam e sulle seconde generazioni che cercano contatto con la cultura d'origine.
Invitiamo tutti il 13/08/2011 a partecipare a questa giornata di fratellanza dove le seconde generazioni e le donne gestiranno la piazza e i minori guideranno la preghiera. Per questo evento gli uomini si cimenteranno nella preparazione dell’Iftar che sarà aperto a tutti.
L’Iftar sarà distribuito a tutti coloro che saranno presenti, che siano musulmani osservanti o meno; così come ai fedeli di altre religioni ed esso rappresenterà un ponte di convivenza e fratellanza.
In quest’occasione nel centro di Roma denunceremo la mancata presenza delle istituzioni nei confronti delle richieste dei musulmani.
In particolare questa mancanza è rivolta nei confronti delle seconde generazioni dove per anni i minori dopo la fine dell’anno scolastico e la chiusura delle scuole partecipano d’estate a diversi corsi di madre-lingua, cultura, tradizioni e religione.
Corsi che l’amministrazione locale non si è mai interessata ad avviare e dimostrando così un'indifferenza totale nei confronti dei suoi cittadini.
E per lavarsi le mani dalla responsabilità politica le amministrazioni locali e nazionali fanno falsa propaganda contro queste sale di preghiera.
Dal momento che queste sale di preghiera sono un punto di ritrovo, di educazione,di integrazione. Riteniamo che le spese di queste sale di preghiera debbano essere sostenute dal Comune, Provincia, Regione, etc...
Noi dell' Associazione Dhuumcatu sosteniamo incondizionatamente le loro richieste e le appoggiamo in qualsiasi evenienza.
Con ciò invitiamo tutti a divulgare questo comunicato e ad essere presenti in piazza nella "Giornata della Fratellanza".
L'invito è rivolto anche al nostro Sindaco, al Presidente della Provincia e al Presidente della Regione e che ci onorino con la loro presenza in piazza salutando i loro futuri e attuali cittadini.
Ramadan Mubarak!
Inoltre chiediamo al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, di mandare un saluto e un augurio alla comunità islamica italiana, che sta per iniziare il mese di Ramadan.
Islamici terroristi o terrorizzati?
Libertà di culto o libertà di insulto?
Festa del sacrificio di Abramo id al-kabir VII Edizione 16 Novembre 2010, ore 8.30-11.30 P.za Vittorio e Villa De Santis a Roma
Festa id al-fitr di fine Ramadan

10 Settembre 2010
IFTAR PUBBLICA a Villa De Sanctis il 29 AGOSTO 2010 alle 19.30
ore 19.30
Villa De Sanctis (via Casilina angolo via Gordiani)
IFTAR PUBBLICA
La consumazione dei pasti sarà completamente gratuita
L'associazione Dhuumcatu, insieme a diversi associazioni della comunità del Bangladesh e di altre comunità islamiche, ha organizzato questo evento al fine di pruomuovere la conoscenza della religione islamica e la convivenza tra le fedi.
Buon Natale e felice 2010 !
Appuntamenti per la festa id al-kabir

L’appuntamento per l’allestimento è fissato alle ore 7.00 a P.za Vittorio e a Villa De Santis a Roma.
Il match politico della preghiera islamica a Roma: chi segnerà il gol?

Giovedì 26 NovembreOre 12.30
pressoAssociazione DhuumcatuVia Bixio 12, Roma Il match politico della preghiera islamica a Roma: chi segnerà il gol?
Per i musulmani di tutto il mondo la festa della id al-kabir, che commemora il sacrificio di Abramo, unisce idealmente i credenti al fondamentale pilastro di fede del pellegrinaggio alla Mecca. Nessuno in uno stato laico potrebbe mai aspettarsi che un evento pacifico, che rievoca sacralità e al tempo stesso unione e gioia, possa essere ridicolizzato e trasformato in un pallone usato in una partita tutta politica, giocata da Municipio I e VI, Comune, Provincia, Questura, Prefettura di Roma e Palazzo Quirinale. Di fatto è una partita a “gioco coperto”: le istituzioni in gara fingono di ignorare lo svolgimento della VIII Edizione della preghiera pubblica, che si terrà Venerdì 27 Novembre ’09 dalle 8.00 alle 12.00 a P.za Vittorio e a Villa de Santis. Alle richieste avanzate il 12 Ottobre e il 23 Novembre il Comune di Roma, a seguito della pressione dell’elettorato del Pdl e del Ministro Calderoli, timoroso non risponde, la Provincia si mostra “non competente”, la Questura di Roma attende, la Prefettura disattende, il Palazzo Quirinale sospende l’essere garante, i Municipio I e VI appaiono come piccoli pesci che galleggiano in un mare burrascoso. Ma è un match politico già visto, che ogni anno alterna come risultato autorizzazioni ottenute a templi supplementari, dinieghi al primo tempo, dichiarazioni di contrapposte tifoserie politiche, impegnate in un teso braccio di ferro elettorale. E l’arbitro di questo incontro annuale, la Questura di Roma, quest’anno è “politicamente ammonito” dal Sindaco. E’ una partita pericolosamente senza regole: sono tollerati sbeffeggiamenti alla carta costituzionale, attacchi alla libertà di culto, privazioni dell’accesso dei cittadini allo spazio pubblico, impedimenti al ricorso in tempo al Tribunale, basse manifestazioni di libero arbitrio politico, di discriminazione religiosa e di mal governo. Ma quale sarà il risultato di questa partita giocata inutilmente, dal momento che principi costituzionali e regolamenti comunali stabiliscono che non occorre alcuna autorizzazione per l’esercizio delle manifestazioni religiose? La domanda la rivolgiamo al Prefetto di Roma, al quale chiediamo la convocazione urgente del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica in data 26 Novembre ’09, ore 17.00 per discutere insieme all’Associazione Dhuumcatu della sicurezza dei musulmani in città, soggetti a continue discriminazioni istituzionali. La rivolgiamo alle diverse associazioni, alle organizzazioni, alle forze politiche, ai sindacati e ai cittadini, ai quali chiediamo di presidiare i due appuntamenti pubblici già fissati per Venerdì 27 Novembre ’09, ore 8.00 a P.za Vittorio e Villa De Santis a Roma, in quanto il Questore di Roma non può garantire il servizio di ordine pubblico per il problema causato dal Sindaco di Roma. La rivolgiamo direttamente agli organi di stampa, ai quali chiediamo di partecipare alla conferenza stampa di giovedì 26 Novembre, ore 12.30 a via Bixio 12, Roma, e invitiamo a documentare le iniziative della preghiera pubblica.
Associazione Dhuumcatu: Tel. 0644361830, Fax. 0644703448, Mobile 3398127020, mail address dhuumcatu@yahoo.it.
Non è per bontà che il contadino dà dell’erba alla mucca! Anzi il giorno dopo, gli metterà un peso ancora più grande sulle spalle

Di seguito, il testo della missiva.
All’Onorevole Presidente della Repubblica
All’Onorevole Ministero del Lavoro
Oggetto: lavoratori Islamici
Il DIO onnipotente, GOD, BHOGOBAN e ALLAH benedica Voi, i 25 milioni di lavoratori e i 60 milioni di cittadini.
Amen, Amin, Om Santi, Hore Krisna
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Al Rispettabile Prefetto di Roma
e p. c.
Al Presidente della Repubblica
Al Ministero degli Interni
Al Ministero del Lavoro
L’associazione Dhuumcatu, sita a Roma in via Nino Bixio 12, tel: 0644361830, fax: 0644703448, e-mail: dhuumcatu@yahoo.it, sito: www.dhuumcatu.org, chiede urgentemente un appuntamento per una delegazione di 20 rappresentanti, di diversi nazionalità di immigrati per aver delucidazioni in merito alle procedure attuative dell’Art. 1/ter della Legge 3 agosto 2009, n. 102 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º luglio 2009, n. 78, recante provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali".
Tale richiesta scaturisce dalle numerose segnalazioni che si sono pervenute in queste settimane sia dai datori di lavoro sia dai lavoratori. Alla luce dell’imminente apertura delle procedure per l’emersione dei lavoratori irregolari, vi chiediamo di poterci ricevere tra il 20 agosto ed il 25 agosto in modo da fornire tempestive risposte alle richieste pervenuteci.
In tal senso, vi anticipiamo alcuni quesiti oggetto dell’incontro. Partendo dal presupposto che la norma reca il titolo "Dichiarazione di attività di assistenza e di sostegno alle famiglie":
La norma prevede che possano procedere all’emersione, lavoratori, italiani o cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea, ovvero lavoratori extracomunitari che alla data del 30 giugno 2009 risultavano irregolarmente occupati per lavoro domestico o di assistenza. Sino a quale data è possibile risalire per computare i 3 mesi?
Nel caso in cui per un lavoratore vi siano più di un datore, a quale datore spetta l’obbligo di versare i 500 euro previsti per l’avvio della procedura di emersione?
Se un lavoratore riceve un compenso orario di 50 euro, in questo caso saranno sufficienti 12 ore mensili, o sarà obbligatorio un monte orario settimanale?
L’impiego di una baby-sitter o di un autista è considerato lavoro al sostegno delle famiglie?
Se un lavoratore svolge la propria attività a sostegno di un nucleo famigliare in attività al di fuori della mura domestiche può rientrare nella procedura d’emersione?
Un precettore o un istitutore possono rientrare nella procedura d’emersione?
Se un lavoratore che rientra nelle procedure d’emersione, lavorando il minimo sindacale presso una famiglia, ha il diritto di stipulare un ulteriore rapporto di lavoro in altri settori?
Nel caso in cui il datore di lavoro, non voglia procedere alla richiesta d’emersione del lavoratore, quali strumenti avrà il lavoratore per tutelari i propri interessi?
Nel caso in cui il datore voglia procedere all’emersione senza, tuttavia, farsi carico del versamento dei 500 euro, cosa deve fare il lavoratore?
La nostra cooperativa di servizi gestisce tre centri nella città di Roma per il sostegno delle famiglie provenienti dal sud Asia. In particolare, si realizzano attività educative per minori finalizzati all’apprendimento della lingua, della storia, della religione dei paesi di provenienza. In tal senso, abbiamo 11 persone che intervengono come precettori familiari ricevendo un compenso pari al minino sindacale. Alla formazione del salario, partecipano le famiglie. Tali lavoratori possono rientrare nelle procedure d’emersione?
Un maestro privato di danza classica o di musica del paese d’origine può essere considerato un lavoratore a sostegno della famiglia?
Quali sono gli strumenti che il lavoratore ha per verificare che il datore possieda effettivamente il reddito previsto per poter accedere alle procedure d’emersione?
Nel caso di lavoratori che consegnano a fronte di un contributo di 30 euro mensili per la consegna a domicilio di materiale informativo alle famiglie, possono procedere all’emersione? Chi deve essere il titolare della procedura?
Nel caso di lavoratori impegnati in attività di culto sostenute con il contributo delle famiglie, tali lavoratori possono essere considerati di "sostegno alle famiglie". Chi dovrà procedere alla domanda?
La cooperativa annovera 24 operatori per la mediazione familiare, è evidente che tali lavoratori operano a sostegno della famiglia, intervenendo nei momenti di crisi e di difficoltà di un nucleo famigliare. Può la cooperativa presentare domanda per la procedura d’emersione?
In sostanza, se le attività di sostegno alla famiglia, vengono svolte attraverso la mediazione di realtà del terzo settore(coop. sociali, ONLUS, ecc.), chi dovrà farsi carico delle procedure d’emersione
Restando in attesa di un vostro cortese riscontro, vi inviamo distinti saluti.
Siddique Nure Alam
8 Dicembre ‘08: la giornata del dialogo islamo-cristiano o della discriminazione religiosa?
8 Dicembre ‘08:
la giornata del dialogo islamo-cristiano o della discriminazione religiosa?
Nessun augurio per i musulmani della Capitale:
il Comune di Roma impedisce la preghiera per la id al-ajha
Mentre in altre città italiane, per favorire il rispetto delle diversità culturali e tutelare i diritti delle minoranze le amministrazioni politiche sono impegnate a “legalizzare” uno dei rituali più importanti per l’Islam, il sacrificio del montone in occasione della “Grande Festa” o Id al-ajha, a Roma alla comunità islamica è negata la possibilità di svolgere la preghiera pubblica.
Dopo il rifiuto per la celebrazione della preghiera induista in occasione della festività Durga Puja, il Comune di Roma nuovamente discrimina le minoranze religiose negando lo svolgimento delle attività del culto islamico, previste per l’8 Dicembre ’08 a Piazza Vittorio e Villa De Santis a Roma.
Come nel caso della festività induista, l’Associazione Dhuumcatu sosterrà lo svolgimento dell’iniziativa, che si svolgerà comunque come previsto per Lunedì 8 Dicembre ’08.
Una giornata simbolica per la concomitanza dell’importante festività musulmana con la festività cattolica della Madonna dell’Immacolata, che ci auguriamo venga ricordata come il giorno della pacifica convivenza interreligiosa nella Capitale, e non come la giornata della discriminazione religiosa.
APPUNTAMENTI:
Preghiera per la id al-ajha
8 Dicembre ’08, Ore 8.30-11.00
Piazza Vittorio e
Villa De Santis (Casilina)
Info: Associazione Dhuumcatu,Via- Nino Bixio-12, tel 0644361830 Fax: 0644703448, dhuumcatu@yahoo.it http://www.dhuumcatu.org/
La festa del sacrificio di Abramo

Prove di intolleranza religiosa: due tentativi di sgombero a P.za Vittorio per Durga Puja
Prove di intolleranza religiosa:
due tentativi di sgombero a P.za Vittorio per Durga Puja
“Prove di intolleranza religiosa” è il triste titolo della conferenza stampa, indetta dalle comunità induiste di India, Bangladesh e Pakistan, per oggi 7 Ottobre ’08, ore 19.00, nei Giardini di P.za Vittorio a Roma, dinanzi all’incomprensibile accanimento dell’amministrazione e delle istituzioni locali a perseguire la via della violazione dei diritti alla libertà di culto, vietando le celebrazioni del festival Durga Puja.
Due i tentativi di sgombero, bloccati dalle comunità immigrate presenti.
Invitiamo i diversi organi di stampa a venire a documentare cosa significa far parte di una minoranza religiosa in un paese, oramai sulla deriva dell’intolleranza non solo etnica, ora anche religiosa.
Invitiamo i cittadini che vogliano sostenere lo svolgimento dei festeggiamenti a raggiungerci al più presto possibile.
Info: 0644361830, 3398127020, 3291695104
Festival Durga Puja a rischio sgombero
Dalle ore 19.00 alle 23.00
Giardini di Piazza Vittorio a Roma
I festeggiamenti religiosi induisti della Dea Durga si ascrivono in un clima internazionale nefasto per coloro che, come le nostre associazioni, sono impegnante attivamente nella promozione del dialogo interreligioso, proprio con le comunità che provengono da continenti in cui ancora oggi si verificano fatti di grave estremismo religioso.
Per la convivenza interreligiosa tra i popoli, la preghiera ed i festeggiamenti del Durga Puja 2008 saranno dedicate in generale alle vittime dell’estremismo religioso nel mondo.
Nonostante l’importanza di tale avvenimento, l’amministrazione comunale di fatto non riconosce per la minoranza induista il diritto alla libertà di culto, sancito dall’art.8 della Costituzione Italiana. Una posizione che non impedirà in ogni modo lo svolgersi dei festeggiamenti, a partire da domani 7 Ottobre nei giardini di Piazza Vittorio a Roma. Invitiamo i diversi organi di stampa e i cittadini a sostenere tale iniziativa, partecipando al momento inaugurale che si terrà Martedì 7 Ottobre 2008, ore 18.00, giardini di Piazza Vittorio, Roma.
Martedì 7 Ottobre ‘08
Ore 18.00, Giardini di Piazza Vittorio a Roma
Info: West Bengal Social & Cultural Association of India, 0644361830, 3348051603