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LA QUESTURA DI ROMA NEGA ILLEGITTIMAMENTE IL CORTEO DEL PRIMO MAGGIO A TORPIGNATTARA

AL MINISTRO DELL’INTERNO
AL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI ROMA
E. P.C. AL QUESTORE DI ROMA
E P.C. AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

LA QUESTURA DI ROMA NEGA ILLEGITTIMAMENTE IL CORTEO DEL PRIMO MAGGIO A TORPIGNATTARA
1.   Venerdi scorso due delegati del territorio, in qualità di rappresentanti di italiani e immigrati di Torpignattara, si presentano in questura per preavvisare, conformemente alle attuali previsioni legislative, l’indizione di un corteo del 1 maggio a torpignattara. L’addetto al ricevimento del preavviso invece di limitarsi a ricevere la comunicazione inizia subito a contestare il percorso del corteo proponendo una manifestazioine statica. I due delegati del territorio rifiutano l’invito, non gli viene neppure concesso di depositare il loro preavviso, e vengono riconvocati al giorno successivo affinchè l’indizione possa essere vagliata dal Capo di Gabinetto.
2.   Altri due promotori del corteo tornano in questura quest’oggi per riprendere il filo della contrattazione, obbligata da una prassi consolidata della questura di roma secondo la quale non si vieta la manifestazione ma si obbligano i proponenti a presentare una richiesta conforme ai desiderata della questura stessa (pertanto è la questura a decidere se, come, quando, in quali forme, può esprimersi il diritto al dissenso ((artt. 17 e 21 della cost). Il solerte funzionario di turno continua a negare la possibilità di effettuare il corteo perchè “non si può fare un corteo per 100/200 persone” e con insistenza e autoritarismo vuole obbligare ad accettare il confinamento dei manifestanti in una piazza.
3.    I due proponenti del corteo rifiutano di seguire l’imposizione arbitraria e priva di alcun riscontro normativo del funzionario e, nuovamente impossibilitati a presentare il preavviso, si allontanano.
4.    Ricordiamo alla questura che questo modo di agire è illegale e illegittimo perché viola le stesse disposizioni previste dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza del 1931 che prevedono esclusivamente l’obbligo di presentare il preavviso al questore e a quest’ultimo di negare la manifestazione ”per ragioni di ordine pubblico, di moralità o di sanità pubblica, e può, per le stesse ragioni, prescrivere modalità di tempo e di luogo alla riunione” e  ancora “Quando il Questore vieti la riunione per ragioni di ordine pubblico, di moralità o di sanità pubblica ....ne dà notizia ai promotori o direttamente o per mezzo dell'autorità di pubblica sicurezza. L'avvenuta comunicazione dovrà risultare da processo verbale.”


Essendo pertanto illegittimo il rifiuto di ricevere il preavviso (facendo sembrare non preavvisata la manifestazione stessa) la decisione di negare il corteo per ragioni che esulano da quelle prescritte dal TULPS, (“siete pochi manifestanti”) e non essendo stato comunicato il diniego in forma scritta ma solo oralmente
i promotori della manifestazione confermano il Corteo con concentramento 
alle ore 10 
a Piazza della Marranella.

Torpignatta Solidale, composta da abitanti italiani e immigrati del quartiere di torpignattara, chiede pertanto alle autorità competenti di intervenire al fine di garantire il diritto di manifestare, agli organi di informazione di rendere pubblico questo grave precedente.  
     
Info: 368559835 // 3398127020