lettera all'onnipotente DIO
All’onnipotente
Dio
Oggetto:
lettera aperta
Con
pieno rispetto e con sottomissione La informo che attualmente noi immigrati
abitiamo nella Sua Terra -nella zona europea,con precisione territorio italiano
– ma sicuramente Lei questo lo sa meglio di noi. Una Terra bellissima, di
popoli meravigliosi, dove ognuno aiuta il prossimo. E qui, in questa piccola
penisola conviviamo pacificamente, italiani e immigrati.
Una terra dove ci sono tante chiese, in
ogni angolo c'è una Sua casa e i fedeli si rivolgono a Lei per chiedere
miracoli. Ci sono anche Sinagoghe dove i fedeli pregano a Lei e tanti templi
nei quali i fedeli si recano per chiedere il Suo aiuto.
Anche i fedeli islamici hanno delle sale
di preghiera, in larga parte precarie, dove si recano per chiederLe di
ascoltare le loro richieste.
Purtroppo, ultimamente l’amministrazione
ha chiuso molte sale di preghiera per i Musulmani, e siamo dispiaciuti che
questi fedeli adesso non possano più invocare Lei, Dio, collettivamente.
La
ringraziamo per la vita che ci ha regalato e per quanto continua a darci, ma
oggi dalla piazza vogliamo denunciare quei politici italiani che non hanno
tempo di sentire le richieste di noi immigrati e i razzisti che fanno falsa
propaganda contro di noi.
Chiediamo il Suo intervento, "un
miracolo" per l'appunto, affinché gli angeli possano scendere in terra per
difendere i diritti delle minoranze di tutto il mondo .
Un particolare oh Dio ti informo delle:
-
- le
condizioni di quasi schiavitù nella quale si ritrovano a lavorare gli
immigrati per la mancanza del Permesso di Soggiorno
- Mancanza dei personale davanti alla
Questura di Roma cosi che i richiedenti di ASILO sono costretti a fare la fila
sotto pioggia, il freddo,il vento per 3-4 giorni per aver un numero per
presentare la richiesta.
- i
Braccianti è gli agricoltori e i senza tetto vengono sgomberati
bruciando le loro sistemazioni e gli occupanti.
- le
procedure poco chiare da parte del Prefetto di Roma, che prima rilascia
il nulla osta per il ricongiungimento familiare e dopo comunica alle ambasciate
italiane di non rilasciare i visti. - i periodi lunghi nel rilascio dei visti
da parte delle ambasciate italiane all’estero, sono in ritardo di oltre un anno
rispetto alle normali procedure; inoltre ci viene chiesto un importo di oltre
500 euro per accertamenti (accade per il Bangladesh) oltre le spese per il
rilascio del visto (200 euro circa)
- le
Questure italiane per ottenere il duplicato di un documento (smarrito o
rovinato) e anche per i minori chiedono il pagamento di una somma di 80 euro
come contribuito (cosa che non si verifica in nessun’altra parte della terra)
- il
Ministero dell’Interno che chiede la dimostrazione di documenti inutili
(servono tempo e soldi) da presentare per la richiesta di cittadinanza
- il
comune di Roma che non accetta la richiesta delle residenza - malgrado
viviamo nella Sua terra sotto un tetto – se non è stato espresso il consenso
favorevole del Proprietario delle mura ( per averla si giunge a costi salati)
- lo
Stato italiano, che seppur laico, non riconosce le festività delle
altre religioni.
Pertanto, Signore Dio La prego di voler
prendere atto di tutto ciò e mandare gli angeli a difendere i diritti di tutti
e tutte, nonché chiediamo di mandare qualche angelo a rinforzare il personale
dell’ambasciata Italiana a Dhaka in quanto, a causa di troppe richieste e
troppi pochi dipendenti, è a Due anni di ritardo sul rilascio dei Visti.
Se possibile mandi qualche angelo anche
alla Prefettura di Roma allo sportello unico per l'immigrazione, anche loro
stanno in ritardo di quasi un anno e mezzo. Infine ti prego di mandare qualche
angelo anche alla Questura di Roma allo sportello dei Rifugiati politici per la
mancanza del personale , i richiedenti di Asilo sono in fila da 3-4 giorni e
non riescono ad avere un numero.
Umilmente sottomessi, gli
immigrati in Italia