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DENUNCIA CONTRO POSTE ITALIANE A CAUSA DEL LORO MENEFREGHISMO

OGGETTO : DENUNCIA  CONTRO POSTE ITALIANE A CAUSA DEL LORO MENEFREGHISMO

Con la presente l’ Associazione Dhuumcatu,  sita in Roma Via Casilina 525, intende denunciare
Le Poste italiane per il loro letterale menefeghismo e trattamento differenziale  che  applicano nei confronti dei lavoratori immigrati.
                                                                            Posta siete Falsi

A tal proposito informiamo che noi cretini immigrati contribuiamo a pagare con il nostro denaro ben 30 euro  una “cartaccia” definita Kit costituito da  14 pagine e per un peso complessivo di 150 g. senza aggiungere i 27 euro destinati all’Istituto Poligrafico per la stampa dei relativi documenti elettronici e dai 100 ai 200 euro al Ministro dell’Interno per la gestione delle nostre spese in quanto immigrati, rispetto ai tre euro che paga un cittadino italiano per le stesse raccomandate o servizi.
A prescindere dall’ingiustificata disparità di tale pagamento, il trasferimento della documentazione  alla Questura locale fa si che venga messo  a disposizione un numero identificativo e una password per
accedere direttamente ai servizi telematici con cui si può controllare e aggiornare in ogni momento la propria situazione delle pratiche di permesso.

 Abbiamo constatato personalmente che tale sistema è totalmente una truffa , in quanto in data 16/03/2014 il cittadino SINGH e membro della nostra Organizzazione, per motivi familiari recatosi  in India circa due mesi fa, è stato bloccato dalla polizia indiana  poiché, durante i controlli presso la dogana, non è stata rintracciata la pratica relativa all’attuale situazione gestita dal Territorio Nazionale Italiano, è risultato infatti un mancato aggiornamento della suddetta dopo il 27/11/2013.
Un cittadino negro come noi ha dunque presentato una richiesta per il rinnovo di soggiorno il cui numero di riferimento e User ID (300000738344), password ( 06131764827 – 3), presso la Questura che ha avviato la pratica ma, per semplici disguidi telematici  risolvibili in un semplice passaggio e che ovviamente non dipendono da negligenze del cittadino stesso, rimane bloccato in India dalla Polizia Doganale.
Inoltre pur essendo presente nelle mani del cittadino copia cartacea, dal sito della Polizia di Stato risulta essere inesistente tale pratica nel loro archivio.

Ci risulta doveroso riportare con la presente che l’Associazione ha pregato, implorato in ginocchio tra chiamate, mail, lettere, fax alle istituzioni di competenza affinchè risolvessero tale disguido.
Solo nella giornata odierna abbiamo contattato circa 35 volte le Poste italiane che ci mandavano ad altri numeri, sportelli amici, e uffici postali per poi riconsigliarci il centralino generico, nessuno è stato in grado di aiutarci o di tentare di capire quale fosse il problema, il semplice disguido di aggiornamento, e non hanno voluto comprendere la gravità della problematica o mettersi nei panni  di colui che è ancora bloccato in frontiera doganale indiana. Abbiamo altresì contattato il Ministero dell’ Interno parlando direttamente con la segretaria del Prefetto Malandrino , che ci ha detto che tale disguido non era di loro competenza e pertanto di chiamare direttamente la Polizia di Sicurezza delle Frontiere.
Alle ore 13.00 è stato contattato il settore immigrazione quale ci avvisa “il permesso di soggiorno in questione è stampo e consegnabile, ma il sito non è gestito da noi, ma dal Ministero dell’ intenro”.non sapendo che era stata proprio la segretaria del Prefetto Malandrino a riportarci a loro e cosi via.

Il nostro membro e cittadino Signor SINGH INDERJIT ha chiamato e continua a contattare la nostra Associazione numerose volte al giorno chiedendo giustamente quale sia la sua attuale situazione e se è ancora impossibilitato a mettere piede in territorio italiano, si è cercato di spiegarli  che stiamo facendo di tutto per risolvere il suo caso e che presto potrà tornare, ma lui continua a non capire minacciando addirittura  il suicidio (per evidenti problemi in loco di natura economica e lavorativa).

L’Associazione ha già provveduto ad inviare un fax a tutte le autorità , ribadendo con tale denuncia l’invito e l’obbligo a qualsiasi istituzione ad intervenire tempestivamente a riguardo per risolvere il problema.

Dal momento in cui ad oggi non siamo riusciti ad avere una spiegazione concreta sia dalla Questura che dalle Poste Italiane, chiediamo agli Uffici stampa e alle redazioni di controllare intervenire e pubblicare articoli  riguardo tali fatti
Preghiamo inoltre di inoltrare e stampare la presente al fine di ottenere l’attenzione del Presidente della Repubblica.


N.B.
Se dovessero riscontrarsi errori grammaticali nella presente , si chiede scusa in quanto sono un immigrato e non ho piena padronanza della Lingua italiana.

Il  Responsabile dell ‘Associazione Dhuumcatu ONLUS
Siddique Nure Alam - 3398127020

Responsabili Ufficio Stampa

Dott.ssa Valeria Troiani- 3398014249

Dott.ssa Alessandra Colella- 3897910800