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Il match politico della preghiera islamica a Roma: chi segnerà il gol?

Conferenza Stampa

Giovedì 26 NovembreOre 12.30

pressoAssociazione Dhuumcatu
Via Bixio 12, Roma

Il match politico della preghiera islamica a Roma: chi segnerà il gol?

Per i musulmani di tutto il mondo la festa della id al-kabir, che commemora il sacrificio di Abramo, unisce idealmente i credenti al fondamentale pilastro di fede del pellegrinaggio alla Mecca. Nessuno in uno stato laico potrebbe mai aspettarsi che un evento pacifico, che rievoca sacralità e al tempo stesso unione e gioia, possa essere ridicolizzato e trasformato in un pallone usato in una partita tutta politica, giocata da Municipio I e VI, Comune, Provincia, Questura, Prefettura di Roma e Palazzo Quirinale. Di fatto è una partita a “gioco coperto”: le istituzioni in gara fingono di ignorare lo svolgimento della VIII Edizione della preghiera pubblica, che si terrà Venerdì 27 Novembre ’09 dalle 8.00 alle 12.00 a P.za Vittorio e a Villa de Santis. Alle richieste avanzate il 12 Ottobre e il 23 Novembre il Comune di Roma, a seguito della pressione dell’elettorato del Pdl e del Ministro Calderoli, timoroso non risponde, la Provincia si mostra “non competente”, la Questura di Roma attende, la Prefettura disattende, il Palazzo Quirinale sospende l’essere garante, i Municipio I e VI appaiono come piccoli pesci che galleggiano in un mare burrascoso. Ma è un match politico già visto, che ogni anno alterna come risultato autorizzazioni ottenute a templi supplementari, dinieghi al primo tempo, dichiarazioni di contrapposte tifoserie politiche, impegnate in un teso braccio di ferro elettorale. E l’arbitro di questo incontro annuale, la Questura di Roma, quest’anno è “politicamente ammonito” dal Sindaco. E’ una partita pericolosamente senza regole: sono tollerati sbeffeggiamenti alla carta costituzionale, attacchi alla libertà di culto, privazioni dell’accesso dei cittadini allo spazio pubblico, impedimenti al ricorso in tempo al Tribunale, basse manifestazioni di libero arbitrio politico, di discriminazione religiosa e di mal governo. Ma quale sarà il risultato di questa partita giocata inutilmente, dal momento che principi costituzionali e regolamenti comunali stabiliscono che non occorre alcuna autorizzazione per l’esercizio delle manifestazioni religiose? La domanda la rivolgiamo al Prefetto di Roma, al quale chiediamo la convocazione urgente del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica in data 26 Novembre ’09, ore 17.00 per discutere insieme all’Associazione Dhuumcatu della sicurezza dei musulmani in città, soggetti a continue discriminazioni istituzionali. La rivolgiamo alle diverse associazioni, alle organizzazioni, alle forze politiche, ai sindacati e ai cittadini, ai quali chiediamo di presidiare i due appuntamenti pubblici già fissati per Venerdì 27 Novembre ’09, ore 8.00 a P.za Vittorio e Villa De Santis a Roma, in quanto il Questore di Roma non può garantire il servizio di ordine pubblico per il problema causato dal Sindaco di Roma. La rivolgiamo direttamente agli organi di stampa, ai quali chiediamo di partecipare alla conferenza stampa di giovedì 26 Novembre, ore 12.30 a via Bixio 12, Roma, e invitiamo a documentare le iniziative della preghiera pubblica.

Associazione Dhuumcatu: Tel. 0644361830, Fax. 0644703448, Mobile 3398127020, mail address dhuumcatu@yahoo.it.