
Ribadiamo che si tratta di calunnie assolutamente false, costruite per colpire e indebolire il movimento di lotta che in questi mesi si è e si sta creando in tutta Italia e che mira alla concessione dei permessi di soggiorno umanitari.
Come più volte pubblicamente espresso in affollate assemblee e in alcune interviste, per sostenere e portare avanti questa mobilitazione (che a Roma va avanti dal 4 dicembre 2007) la comunità del Bangladesh nelle prime settimane di gennaio (ben prima che si iniziassero a presentare le richieste di asilo!) ha raccolto tramite una pubblica colletta integralmente volontaria, a cui hanno contribuito circa tremila persone, sessantamila euro. Con questo fondo (utilizzato per 348000 volantini, circa settemila lettere e franco bolli, raccomandate, dhl, pony express, servizio di ordine, tende, coperte, comunicazioni telefoniche, trasporti, fotocopie, servizio AMA, cartaigienica, furgone, autista, benzina, amplificazioni audio dal 9 al 31 gennaio, etc.) stiamo e continueremo a mandare avanti un movimento auto-organizzato e auto-finanziato, privo di alcun tipo di altra sovvenzione.
Sfidiamo chiunque a sostenere pubblicamente l’accusa di sfruttamento (salvo l’aver attinto dal fondo per circa 200 caffè!), in quanto non abbiamo alcuna difficoltà a rispondere e a smascherare tali bugie e nell’eventualità in cui ci fosse il sospetto di un reato, rientrerebbe nelle competenze della Guardia di Finanza e non della Cgil o dell’On. Lucidi, né delle altre associazioni.
È dal 1992 che più volte la nostra associazione è stata accusata di varie questioni sempre totalmente inconsistenti (addirittura nel 2002 la magistratura accusò il nostro responsabile di “terrorismo internazionale”). La verità è che si è voluto e si vuole colpire la capacità del movimento dei sans papiers in Italia di auto-organizzarsi e di auto-finanziarsi che il Dhuumcatu da anni porta avanti nelle lotte dei lavoratori immigrati del Bangladesh e non solo.
Detto questo ribadiamo a tutti che continueremo a auto-organizzarci e continueremo a rivendicare i diritti dei cittadini immigrati che già hanno iniziato mobilitazioni permanenti davanti alle principali Questure d’Italia tra cui quelle di Palermo, Napoli, Milano.
Presidio a Piazza Esquilino, Roma
Giovedì 28 Febbraio, ore 17