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Non prendiamo lezioni di convivenza dai fascisti. Manifestazione Mercoledì 29 Agosto 2007, ore17.00 Piazza Vittorio, Roma

COMUNICATO STAMPA

In risposta al presidio fascista contro la convivenza interculturale all’Esquilino Manifestazione Mercoledì 29 Agosto 2007, ore17.00 Piazza Vittorio, Roma

Cari compagni, da circa una settimana stiamo assistendo a diverse polemiche per l’apertura di una Sala Preghiera all’Esquilino vicino ad una chiesa. Il Comune di Roma ha messo i sigilli al locale per presunte irregolarità dei lavori di restaurazione della struttura, sita a Roma in Via San Vito. Ma noi non capiamo perché il Padre dei fascisti, l’Onorevole Storace, ha indetto un presidio contro l’apertura della Sala Preghiera, nè abbiamo capito dopo il sequestro del locale perché la Prefettura ha autorizzato il presidio dei fascisti. Forse l’onorevole Storace non vede la realtà della convivenza ed ha mandato i suoi figli a Piazza Vittorio per seminare fascismo e razzismo. Noi con una domanda di un minore rispondiamo. Un minore di 17 anni, cittadino immigrato di fede islamica da parte paterna e cattolica da quella materna, si chiede come mai per la chiesa di Via Merulana, che ospita i musulmani per pregare, e la chiesa di San Leone, che ospita per ben due volte a settimana gli induisti, non vi sono polemiche, mentre questo caso ha sollevato tanto clamore. “Perchè soltanto all’Esquilino non possiamo vivere tutti insieme?” La risposta, che chiediamo anche a voi, compagni giornalisti, editori, intellettuali, lavoratori e studenti, è che tutt’ora permangono ideologie fasciste, che diffondono costruzioni sociali della diversità culturale, intesa come un pericoloso nemico. Accanto all’attacco fascista alla pacifica convivenza interculturale nel quartiere, abbiamo assistito anche ad un atteggiamento di deresponsabilizzazione da parte dell’amministrazione locale, che ha delegato una questione politico-sociale ai vigili urbani. Ricordiamo che il sequestro del locale della moschea dell’Esquilino è un atto abusivo dei vigili, perchè non si tratta di una costruzione, ma soltanto della restaurazione di una proprietà privata. In questo caso il Comune può solo sequestrare l’area specifica per interrompere i lavori ritenuti irregolari, ma non l’intero locale e l’accesso ad esso. I vigili urbani durante il sequestro non hanno dato la possibilità di portare via i materiali privati. Hanno sigillato il locale appartenente ad un’associazione d’immigrati, assumendo verso questi un atteggiamento discriminatorio e senza ascoltare il parere di un magistrato. In tutta questa vicenda noi vediamo un pericoloso aumento del clima discriminatorio nei confronti delle minoranze religiose, in particolare quelle islamiche, a dispetto di un paese, l’Italia, che si ritiene laico e democratico. Allora invitiamo a tutti, immigrati ,italiani, islamici, induisti, buddisti, cristiani, sihk, preti cattolici, purohit, imam, lama, Baba, donne, uomini, bambini, lavoratori, disoccupati, studenti, commercianti a scendere in piazza per dire che questo mondo è nostro, Roma è per tutti, e l’Esqulino è un esempio della multiculturalità!

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